Sentiero Costanzi nelle dolomiti del Brenta

Dopo una breve ferratina e una giornata ad Arco di Trento ad arrampicare, per il terzo giorno intorno alle dolomiti del Brenta, decidiamo di avventurarci sul sentiero Costanzi.
Guardando la cartina, appare come un sentiero in cresta, che si muove tra le guglie più a nord del gruppo del Brenta, fino ad arrivare al Rifugio Grostè.

La nostra base d’appoggio però è a Cavedine, sul versante est del gruppo del Brenta, e ci tocca quindi un lungo avvicinamento in salita per poter arrivare in quota.

Mettiamo giù l’itinerario: l’idea è di partire dal lago di Tovel, salire al passo di prà Castron passando per la malga Tuena, e da qui prendere il sentiero Costanzi. Per la discesa, l’idea è quella di arrivare alla bocchetta dei Tre Sassi e scendere per la val delle Glare fino a tornare al lago di Tovel.

AVVICINAMENTO
Lasciamo la macchina nel parcheggio del lago, accessibile d’estate prima delle 10 o dopo le 19. Da qui saliamo al lago e ammiriamo le montagne che lo sovrastano, visto che sono quelle sulle quali ci incammineremo.
Seguiamo il largo sentiero che circonda il lago, e poi, seguendo i cartelli, prendiamo il sentiero 309 per la malga Tuena. Il sentiero è abbastanza ripido, dapprima nel bosco e poi nella valle aperta tra prati e qualche pietraia. Le marmotte e le stelle alpine ci circondano!
Arriviamo al Passo di Prà Castron in 4 ore circa, e 1300m di dislivello fatti.

ITINERARIO
Dal passo, si sale ancora un po’ sulla sinistra tra un po’ di rocce, e dopo poco si incontra un cartello che indica la chiusura del sentiero Costanzi. Il cartello è molto datato, e grazie anche a qualche info chiesta alle persone del posto, scopriamo che il sentiero è stato sistemato e non è più stato tirato via il cartello. Procediamo quindi senza indugio!!
Il sentiero è molto bello, con passaggi anche esposti, ma attrezzati con catene o scalette. E’ indicato come sentiero ferrato, ma lungo tutto il sentiero non abbiamo mai utilizzato il set e imbraco. Solo magari per persone un po’ più inesperte potrebbe essere utile utilizzare il set per maggior sicurezza.
I paesaggi che si incontrano sono molto suggestivi, tra bocchette, guglie e rocce. Molto belli anche alcuni passaggi un po’ più di roccia dentro camini o su cresta.
Superato il Bivacco Bonvecchio (sfruttabile anche per separare l’escursione in due giornate), è molto bello deviare fino alla cima Sassara (una freccia con la scritta “cima” indica una traccia che porta fino alla croce).
Da lì si ridiscende poi fino alla bocchetta dei Tre Sassi, dove termina il sentiero Costanzi (o per lo meno la parte più bella).

DISCESA
Dalla bocchetta dei Tre Sassi, prendiamo il sentiero che scende a sinistra nella val delle Glare. La prima parte di sentiero è tutta in mezzo ad un ghiaione, non molto bello. Arrivati in fondo al primo ghiaione, dove inizia a crescere dell’erba, se si lascia il sentiero e si prosegue a destra tra le rocce, si può trovare una sorgente d’acqua, l’unica durante tutta l’escursione.
Da qui si scende ancora tra i sassi, e poi in un ripido sentiero scosceso tra arbusti e cespugli, non molto bello. E’ presente anche un breve tratto su scaletta di ferro.
Si arriva infine alla lunga strada sterrata che porta fino al lago di Tovel, dove facciamo un po’ di stretching, prendiamo una birra al bar e saliamo in macchina belli stanchi con destinazione CASA.


Fare tutto l’anello descritto, in giornata, è abbastanza lungo. il tempo impiegato è stato di 12h e 30’, considerati una pausa di mezzoretta per pranzare.
Nonostante la lunghezza, il paesaggio ne vale proprio la pena. per chi non se la sentisse di compiere tutto il percorso in giornata, il Bivacco Bonvecchio risulta di comodo appoggio, anche se un po’ scarno al suo interno.

Data: 27/08/2014
Dislivello: +2000m, -1955m;
Quota max: 2892m;
Quota min: 1179m;
Tempo di cammino: 12h 30’

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Commenti

  1. Elia

    bravo!!!

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