Giorno 73 -Alpe Cheller - Bivacco Cingino
Non piove. Ma quando le nuvole si abbassano succede che ci si ritrova nella nebbia. Inizio a risalire il versante sinistro della valle. Sul sentiero che porta al passo d'Andolla non una persona. E l'aria è immobile, con l'aria che si può tagliare con il coltello. Meno male che ieri mi sono spinto così avanti. Riesco infatti ad arrivare a metà mattinata al passo e in poco tempo, scendendo arrivo al rifugio Andolla. Il sentiero fortunatamente è bello perchè con tutta questa nebbia è facile perdersi. Il rifugista mi consiglia un sentiero un po' più lungo, proprio perchè quello corto è segnato peggio e con tanta nebbia il rischio di perdersi è alto. Esco, col vento che finalmente inizia a muovere un po' le nuvole ma comunque la visibilità rimane di pochi metri. Mi incammino sul sentiero per il passo delle cornette ma poco dopo del sentiero rimane ben poco. Una pietraia uni che di segni ne ha ben pochi. Perdo un paio di volte i segni bianco-rossi e basta perderne uno che li perdi tutti.. e tutte e due le volte fortunatamente riesco a ritornare sulla retta via, anche se , la seconda volta, con una manovra un po' al limite ... dopo più di tre ore di pazzia tra i sassi finalmente raggiungo le Cornette, da un lato sassi, dall'altro parete rocciosa verticale, e fatico a capire da dove devo scendere visto che è un passo. Mi riposo 5 minuti, riguardo e mi accorgo di una catena che scende in un canale verticale che con le rocce bagnate e una zaino da venti chili è al limite. Per evitare tragedie sfrutto gli ancoraggi esistenti per calarmi in doppia. 60 metri di canale e poi ancora pietre, si scivola e tutto sembra più lungo. Arrivo a quota 2300 dove dovrebbe esserci il lago di Camposecco. Solo pietre ... poi tra la nebbia, una distesa bianca: il lago. Raggiungo la casetta dei custodi della diga che gentilmente mi ospitano al caldo per pranzare e poi riparto, con la strada ormai tutta in piano fino al lago Cingino. Una galleria infatti collega le due gallerie, per lo scambio dell'acqua. Faccio mezz'ora di galleria con una squadra del soccorso alpino, fuori a cercare un tedesco perso sotto al passo che dovrò fare domani. Finalmente arrivo al Lago Cingino e al vicino bivacco. Il bello della giornata è che, nel veder niente, ho comunque visto tre stambecchi, un camoscio e poi, la cosa più bella, conoscere nel bivacco due ragazzi di varese e un signore parigino con i quali ho passato una bellissima serata, tra chiacchiere e racconti vari.
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