Giorno 58 - Baita Minestra - Motta Varuna
27.08.15 - 29,1 km

Oggi si torna a staccare dalla civiltà...sveglia presto, zaino in spalla, e su, lungo il bel sentiero che costeggia il torrente Viola.
L'acqua che scorre è tanta, con il caldo che ha fatto, i ghiacciai ormai son tutti nei torrenti...
Passo dal Rifugio Federico Valgoi, dove mi fermo qualche minuto per aggiustare un'altra stringa...ed effettivamente gli scarponi sarebbero da cambiare...sono sfondati un po' ai lati, cosicché non stringono più abbastanza, e il piede balla un pochino...ma per fortuna per ora niente fiacche!
Passo poi dal Rifugio Viola, e poi su al passo!
Sono su in tarda mattinata. Senza perdere tempo, mi lancio nella Val di Campo, una laterale della Val Poschiavo, in Svizzera!
Scopro una valle stupenda, con due laghi magnifici, il Lago Viola e il Lago Saoseo. Non fosse così presto, mi fermerei qui a dormire!
Raggiungo il rifugio Saoseo per pranzo, mangio, e poi chiacchiero col gestore sulla strada da fare. In serata, secondo lui, dovrei riuscire a raggiungere il Pass da Candinal, dove c'è un bivacco.
Arrivo in fondo alla Val di Campo, e ora mi trovo a dover tagliare longitudinalmente la Val Poschiavo.
Mi metto a camminare, fino ad arrivare a Cavaglia, dove mi concedo qualche minuto di riposo, visitando anche il museo delle Marmitte dei Giganti.
Chiacchiero con due signori e la figlia, molto curiosi e simpatici, che finiscono per regalarmi un panino e una pesca...le forze per andare avanti!
Imbocco il sentiero per il passo, ma dopo due ore di cammino, mi rendo conto che entro sera è impensabile arrivare al bivacco.
Allora, in località Varuna, chiedo a due signori se conoscono un posticino dove potrei mettermi a dormire, e mi indicano un capanno degli attrezzi, poco sopra, di un loro amico.
Il posto che trovo è stupendo, una vista magnifica sulla Val Poschiavo, l'erba tagliata da poco, un tavolo con le panche e il capanno, messo benissimo, con dentro un trattorino: il cassone è perfetto per dormire!
Mentre do uno sguardo alle cartine, arriva una macchina, e penso sia il padrone di casa...Non è così, è un signore, che abita poche case sotto. Mi da il nome del proprietario, così almeno nessuno può farmi storie! Poi mi chiede se voglio una bottiglia di vino...mai rifiutare!
Torna poco dopo, con la bottiglia e un invito a cena..."così siamo più comodi a bere il vino!".
Accetto volentieri, e vengo accolto da Nora e due bei cani, in una casetta stupenda, totalmente autosufficiente, con energia solare, idrica e scambiatori di calore a stufa...la casa ecologica! La vorrei anche io!
Rivedo dopo tanto tempo il formaggio-girella, e assaggio per la prima volta la polenta di grano saraceno cotta nel latte e nella panna...una specialità di qui buonissima!
Chiacchieriamo molto, e alla fine saluto lui e Nora, per tornare a dormire sul mio comodissimo trattore!
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