1-2-3.08.2016 Monte Bianco - Via Normale Italiana
Lunedì 1 Agosto. Primo giorno di ferie. Non è che la sera prima quindi mi sia fermato ad un orario accettabile e alla prima birra con gli amici, eh!
7.30 di mattina: suona il telefono. Sconvolto. "Pronto!". "Sta notte sono stato male, non riesco più ad andare sul Bianco. Manca il terzo di cordata, ci sei? Tra mezz'ora partono dal tigros!"
Cazzo suon fuori forma, quest'estate non ho ancora fatto nulla. Ho lavorato troppo.
Vabbè, faccio lo zaino al volo, sperando di non dimenticare nulla tra la fretta e il sonno...in venti minuti sono al tigros, a comprare due panini e del cioccolato.
Macchina, conosco Damiano e Francesco!
Courmayeur, Val Veny. Lasciamo la macchina e ci incamminiamo nell'infinita valle del Miage. Una morena infinita...
Con il giusto tempo, in tranquillità arriviamo al rifugio Gonella, bello, rifatto da poco, con una vista stupenda su tutta la vallata, fino a vedere il Gran Paradiso!!
Chiacchieriamo con gli ospiti, per capire lo stato dei ghiacci e della traccia...dicono che sia ottima!!
Al posto di far come tutti e partire direttamente stanotte, decidiamo di prenderci una giornata di pausa, e partire l'indomani.
La colazione, da tradizione, è fissata a mezzanotte, in modo che anche i più lenti riescano ad arrivare in vetta al Monte Bianco per le 8.30 - 9 di mattina, ed aver così tutti il tempo di ridiscendere senza arrivar troppo tardi sulle zone crepacciate.
Riposiamo, e il giorno dopo facciamo un giro sul ghiacciaio, così da veder di persona più o meno le condizioni!
Riposiamo ancora...o almeno ci proviamo...la quota e l'adrenalina non è che facilitino molto!! E poi 23.55 sveglia.
Zaino già fatto, pantaloni già addosso. Colazione, scarponi, ramponi e corda.
Ci leghiamo, accendiamo la pila frontale e via, un tuffo nel buio.
Siamo in tanti stanotte che tentiamo la salita. Il meteo infatti sembra ottimo.
Tante lucine, un lungo serpente che si snoda lungo tutto il lungo ghiacciaio del Dôme.
Il tempo passa lento, un passo dopo l'altro, seguendo la traccia battuta da chi ci precede. Alle 4 circa scolliniamo in prossimità del Col de Bionassay, e raggiungiamo il nostro primo 4000, Il Piton des Italiens. Ora ci aspetta l'unico pezzo un po' esposto in cresta, per arrivare fino al Dôme Du Goûtier. È qui ci ricongiungiamo con la Normale Francese: sembra essere arrivati all'alpe Devero d'inverno sulle vie battute per le ciaspole. Tanta, troppa gente.
Con calma arriviamo al bivacco Vallot, dove riposiamo un poco, prima dello strappo finale fino alla vetta!
Un po' di cioccolato e via. Un passo dopo l'altro, e alle 9.15 siamo in vetta, dopo 8h e 10 minuti.
Il tempo è stupendo, fa anche quasi troppo caldo. Rimaniamo in vetta ad ammirare lo stupendo paesaggio che si vede. Monte rosa, Cervino, Gran Paradiso, e altro ancora.
Stanchi si riparte, soddisfatti della fatica fatta!
Per le 15.30 siam di nuovo al Gonella, mangiamo una pasta e poi ancora giù, nell'infinita valle del Miage. Stanchi morti, son l'unico che ha ancora un po' di energie.
Abbandono lo zaino in strada, e a rotta di collo scendo fino al parcheggio, così da arrivar alla macchina il prima possibile, e andar a recuperare i miei compagni, che intanto scendevano con calma.
Alle 22.30 è tutto finito. Siam in macchina, sfatti, sfiniti, ma contenti!
E anche questa è fatta!
Distanza: 41 km
Ascesa: 4065m
Quota minima: 1567
Quota massima: 4810
Tempo totale: 27h 46min
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